nov 28, 2022
Sondaggio su oli esausti, rifiuti tessili e RAEE: i risultati
Ecco cosa emerge dal sondaggio lanciato lo scorso mese da Junker app e Cittadinanzattiva, che ha ottenuto oltre 18mila risposte
Gli oli esausti, i RAEE e i rifiuti tessili sono tra le frazioni che generano più dubbi nei cittadini quando si parla di raccolta differenziata: quali sono i rifiuti che vi rientrano, come vanno conferiti correttamente, dove si trovano i punti di raccolta…
Proprio queste erano tra le domande del sondaggio lanciato nel mese di ottobre tramite Junker, su iniziativa dell’associazione Cittadinanzattiva, che per il secondo anno consecutivo ha scelto l’app per la differenziata più diffusa d’Italia per avere un riscontro su questi rifiuti così complessi. Al sondaggio hanno partecipato ben 18.500 utenti, rendendolo uno dei sondaggi di Junker app più partecipati in assoluto. Oltre il 40% dei rispondenti proviene da regioni del Nord Italia, seguono le regioni del Centro (35%) e del Sud (22,5%).
Gli oli esausti
La raccolta differenziata degli oli esausti è molto importante, considerando le molteplici conseguenze negative che può avere lo sversamento di questo rifiuto negli scarichi domestici. Non a caso il magazine EconomiaCircolare.com, in collaborazione con Junker, ha dedicato un intero dossier proprio a questo tema. Un dato su tutti: solo il 5% dell’olio immesso sul mercato viene raccolto e destinato a riciclo.
La consapevolezza dei cittadini è però molto alta rispetto a questa frazione: l’84% dei rispondenti conosce le modalità di corretto conferimento, quasi il 75% sa dove sono ubicati i punti di raccolta oli sul proprio territorio. Tuttavia, rispetto al sondaggio del 2021, c’è un peggioramento nel giudizio complessivo sulla facilità di conferimento degli oli esausti nel proprio Comune: poco più del 56% dei rispondenti dà un giudizio ottimo o medio. Questo dato è certamente frutto dei pochi punti di raccolta distribuiti sul territorio nazionale – nel Dossier sopra menzionato, si parla di 1500 punti mappati in tutta Italia da Junker app, appena 1 ogni 39mila abitanti.
I RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)
Altra frazione complicata sono certamente i RAEE. In primis, non sempre i cittadini sanno riconoscerli correttamente. E non tutti conoscono le varie modalità di conferimento, incluse l’1 contro 1 e 1 contro 0 – ne parliamo in questo articolo. Come hanno risposto gli utenti Junker in relazione a questa frazione?
Anche in questo caso, i risultati sono buoni per quanto riguarda la conoscenza delle modalità di conferimento (76,7%) e dell’ubicazione dei punti di raccolta (70,6%), in crescita rispetto allo scorso sondaggio. Tuttavia, poco più della metà ha conferito almeno una volta un RAEE secondo la modalità 1 contro 1, mentre solo il 36% ha sfruttato la modalità dell’1 contro 0. Come nel caso degli oli, anche qui si riscontra un peggioramento in termini di giudizio della facilità di conferimento di questa frazione, giudicata ottima o media dal 57% dei rispondenti.
I rifiuti tessili
Novità del sondaggio è la sezione dedicata ai rifiuti tessili, a cui è stata dedicata anche la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti di quest’anno. Ricordiamo che dal 1° gennaio 2022 è scattato in Italia, in anticipo rispetto agli altri paesi europei, l’obbligo di raccogliere i rifiuti tessili in maniera differenziata.
Le percentuali risultano essere più basse rispetto alle altre frazioni: il 68% dei rispondenti sa come conferirli correttamente, il 60% conosce l’ubicazione dei punti di conferimento nel proprio Comune. Anche in questo caso, appena sopra il 50% dei rispondenti considera la facilità di conferimento di questi rifiuti sul proprio territorio ottima o media.
Cosa ci dicono i dati di questo sondaggio? Gli utenti Junker, che possiamo considerare una fetta della popolazione particolarmente sensibile all’argomento raccolta differenziata, sanno come conferire correttamente queste frazioni che non rientrano nel più classico dei porta-a-porta e questo è sicuramente confortante per i Comuni e i Gestori che si occupano della raccolta e del recupero di questi materiali, garantendosi delle frazioni con bassa percentuale di impurità. D’altro canto, si deve fare di più per aiutare i cittadini a differenziare meglio queste frazioni, aumentando i punti di raccolta sul territorio ed intercettando così quantità maggiori di RAEE, rifiuti tessili ed oli esausti.
“Il corretto conferimento di rifiuti strategici come RAEE, oli e tessile necessita di un buon livello di informazione a disposizione dei cittadini, e di una buona organizzazione del servizio di raccolta e gestione di queste tipologie di rifiuti. Per agire efficacemente su entrambi i fronti” spiega Tiziana Toto, responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva “è fondamentale il protagonismo del cittadino-consumatore, che può adottare comportamenti di acquisto, consumo e post-consumo responsabili e orientati alla riduzione dei rifiuti e può allo stesso tempo partecipare in prima persona, nell’ambito delle proprie amministrazioni locali, ai processi per la programmazione, organizzazione, monitoraggio e valutazione del servizio di gestione dei rifiuti. Una adeguata organizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e comportamenti di consumo e di conferimento responsabili fanno bene all’ambiente ma anche alle tasche dei consumatori. L’esempio della città di Catania – prima in classifica sia per la tariffa più cara che per la minor percentuale di raccolta differenziata (come emerge dal nostro Dossier Rifiuti 2022) – dimostra come un servizio non adeguato di raccolta differenziata fa crescere i costi di sistema e di conseguenza le tariffe della TARI”.
Scarica il Rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti urbani 2022 di Cittadinanzattiva a questo link. Buona lettura!