mar 2, 2021

Cento modi di fare il caffè…e poi differenziarlo!

 

Scopri tutti i segreti per differenziare bene i rifiuti che ruotano intorno al caffè

Il risveglio del mattino, la pausa dal lavoro, un momento di relax o una chiacchiera con gli amici: il caffè accompagna molti momenti della nostra giornata ed è di gran lunga la bevanda più amata dagli italiani. Tuttavia, è anche un prodotto dalla gestione complessa, che porta con sé tante indicazioni diverse per la raccolta differenziata. Junker ti offre una breve guida su come differenziare correttamente tutto ciò che usiamo dalla preparazione al consumo del caffè.

 

Partiamo dallo strumento che usiamo per fare il caffè: preferisci la moka oppure la macchinetta elettrica? Innanzitutto, una curiosità: tutte le caffettiere in alluminio prodotte in Italia sono in alluminio riciclato – Fantastico, vero?! Una volta arrivate a fine vita, possono essere nuovamente avviate a riciclo: puoi conferirle insieme alle lattine oppure, in alcuni comuni, vanno portate all’ecocentro. Per sapere come comportarti nella tua zona, basta consultare l’app Junker.

La macchinetta del caffè elettrica, invece, è un RAEE (Rifiuto da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e devi dunque conferirla all’ecocentro oppure puoi renderla all’esercente quando acquisti la macchinetta nuova. Per i RAEE vige infatti la regola dell’uno contro uno – Se acquisti un nuovo apparecchio in negozio, puoi riconsegnare quello vecchio e l’esercente sarà tenuto a smaltirlo.

Sei del partito Moka?

Bene, userai allora il caffè contenuto nei sacchetti sottovuoto, che sono fatti di un poliaccoppiato plastica e alluminio a prevalenza plastica (identificato dal codice C/LDPE 90) – Per la regola del materiale prevalente, vanno perciò conferiti nella plastica. Nel caso in cui il caffè sia contenuto in una lattina in acciaio, questa è riciclabile al 100% e va conferita insieme alle lattine e agli altri imballaggi metallici. Dopo aver preparato il caffè, i fondi residui vanno naturalmente nell’organico e sono tra l’altro un ottimo fertilizzante.

Usi invece una macchinetta del caffè elettrica?

In questo caso le opzioni per te sono due, a seconda dell’apparecchio che hai acquistato: le cialde e le capsule. La cialda è un involucro di carta che contiene il caffè e si getta nell’organico. La capsula, invece, è un piccolo contenitore di plastica o alluminio che contiene il caffè e può essere aperto e svuotato: il caffè va nell’organico, la capsula di alluminio vuota nell’alluminio e la capsula di plastica vuota nella plastica. Se non viene svuotata, va nell’indifferenziato. Inoltre, esistono in commercio capsule di plastica compostabile che possono essere conferite nell’organico (da verificare con il proprio Comune). La bustina monodose contenente la cialda o la capsula va conferita nella plastica.

Annotazione importante: non è obbligatorio aprire le capsule e svuotarle, ma è un comportamento virtuoso che consigliamo ai più volenterosi. Tuttavia, va fatto soltanto in totale sicurezza, se è possibile aprirle senza utilizzare oggetti acuminati, come forbici o coltello. Alcuni marchi di caffè organizzano anche la raccolta delle capsule usate presso i loro punti vendita, una iniziativa circolare sicuramente impegnativa, ma tanto più lodevole!

Abbiamo parlato di caffè in tutte le salse, ma manca una cosa importante: la tazzina! La tazzina di ceramica, quando si rompe, va nell’indifferenziato – Mai gettarla nella raccolta del vetro! In alternativa, può essere conferita negli inerti presso l’ecocentro e in tal modo verrà avviata a recupero. Se invece prendi il caffè al distributore automatico, sicuramente uscirà fuori il bicchierino usa e getta. Ce ne sono diversi tipi: in plastica, in carta, anche compostabili. Vanno conferiti nella raccolta corrispondente, quindi il primo nella plastica, il secondo nella carta, l’ultimo nell’organico. Non fa niente se sono sporchi, l’importante è che siano vuoti. La palettina del caffè, invece, se è in plastica va nell’indifferenziato poiché non è un imballaggio. Se è di legno puoi conferirla nell’organico.

A questo punto hai tutti gli elementi a disposizione: goditi un buon caffè…e differenzialo correttamente!

 
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